La Storia della “Sassari”

La Prima Guerra Mondiale

 

  La Brigata “Sassari”, erede delle tradizioni del Terçio de Cerdena (periodo aragonese-spagnolo) e del Reggimento di Sardegna (periodo Sabaudo), fu costituita il 1° Marzo del 1915 a Tempio Pausania (SS) e a Sinnai (CA), su due Reggimenti, il 151° e il 152° fanteria, composti interamente da Sardi.

Nel luglio dello stesso anno attraversa l’Isonzo e viene subito impegnata in combattimento.
  Bosco Cappuccio, Bosco Lancia, Bosco Triangolare furono tappe eroiche per il conseguimento del primo titolo d’onore che la Brigata conquistò espugnando le trincee delle “Frasche” e dei “Razzi“, meritando la citazione, prima tra tutte le unita’ dell’Esercito, sul bollettino del Comando Supremo.
  Spostata dal Carso sull’altipiano di Asiago, nel giugno 1916 riconquistò Monte Fior, Monte Castelgomberto e Casera Zebio. Il 3 agosto i suoi reggimenti ricevettero la prima Medaglia d’Oro.
  Nei tragici giorni di Caporetto i fanti della “Sassari” contrastarono le avanguardie nemiche fino al Piave combattendo con straordinaria coesione morale, disperato orgoglio e granitica compattezza organica.
  Il battaglione “Musinu” fu l’ultimo dell’intero Esercito a passare il Piave, inquadrato e al passo, quasi irridendo il nemico che incalzava.
  Ultimi a ripiegare, i “Sassarini” furono i primi nella riscossa. Sull’altopiano dei “Sette Comuni“, nel gennaio 1918, la Brigata fu protagonista della battaglia dei “Tre Monti” (Col de Rosso, Col d’Echele e Monte Valbella) che valse la seconda Medaglia d’Oro alle Bandiere dei reggimenti.
  La Grande Guerra costò alla “Sassari” oltre 15.000 perdite (2164 caduti e 12858 tra feriti, mutilati e dispersi). Caddero 138 Sassarini ogni 1000 incorporati (la media nazionale fu di 104). 6 Ordini Militari di Savoia, 9 Medaglie d’Oro, 405 d’Argento, 551 di Bronzo rappresentano il riconoscimento del valore individuale dei sardi che si batterono all’ombra delle due gloriose Bandiere, ciascuna delle quali venne decorata con 2 Medaglie d’Oro al V.M. (caso rimasto unico nel nostro Esercito, nell’arco di una sola campagna di guerra).
  Nell’ordinamento provvisorio del 1919 la Brigata “Sassari” viene mantenuta tra le Brigate permanenti come riconoscimento per lo straordinario valore dimostrato in guerra.

Periodo 1920-1938

   Nel 1926 assunse la denominazione 12a Brigata di Fanteria inquadrando, oltre al 151° e al 152°, il 12° reggimento di Fanteria della disciolta Brigata “Casale”.
   Nel 1934, con il nome di Brigata di Fanteria “Timavo”, entro’ a far parte dell’omonima Divisione

La Seconda Guerra Mondiale

   Nel 1939 venne costituita la Divisione “Sassari”, odinata sui due reggimenti originari e sul 34° Reggimento Artiglieria.
   Iniziata la Campagna di Guerra nei Balcani, il 6 aprile 1941 la Divisione “Sassari” – inquadrata nella 2a Armata Italiana – penetrò in territorio jugoslavo attraverso il Monte Nevoso.
   Infranta in sole due settimane la resistenza dell’Esercito Jugoslavo, il 20 aprile le colonne della 2a Armata, provenienti da nord, raggiunsero Tenìn (oggi Knin) che per circa 2 anni rimase la sede del Comando della Divisione “Sassari”.
   Nel luglio 1942 i reparti della “Sassari” diedero corso a vaste operazioni di rastrellamento sul Velebit, conclusesi con la conquista del Monte Vrsa e di quota 1210 di Sdlo.
   Nel marzo 1943 la “Sassari” rientrò nella penisola, per costituire massa di manovra a difesa della Capitale. Dall’8 al 10 settembre 1943, unitamente alle Divisioni “Granatieri si Sardegna” e “Ariete”, prese parte alla difesa di Roma, combattendo a Porta San Paolo.
   Il 10 settembre, posta in salvo in maniera avventurosa le Bandiere di Guerra in un monastero presso Monte Mario, i reparti della Diviosione “Sassari” si sciolsero.

La Ricostituzione

   Nel 1958 venne ricostituito in Sassari il 152° Reggimento fanteria e nel 1962, in Trieste, il 151° reggimento fanteria Motorizzato.
   Il 1° dicembre 1988 la Brigata “Sassari” e’ stata ricostruita in Sardegna, con la denominazione di Brigata Motorizzata “Sassari” con sede di comando in Sassari, inglobando il 151° ed il 152° battaglione. 
   Dal 1° gennaio 1992 ha assunto la fisionomia di Brigata Meccanizzata ed il suo organico comprende attualmente il Comando Brigata e il Reparto Comando e Supporti Tattici, con sede a Sassari, e i reggimenti 151°, 152° e 45° con sede rispettivamente a Cagliari, Sassari e Macomer. 
   Dal 1992 al 1997, con propri reparti, ha partecipato alle esercitazioni “Forza Paris”, alle operazioni “Vespri Siciliani”, all’opreazione “Joint Guard” (151° rgt.), e all’operazione “Alba” (151° rgt.). 
   Dal 1° luglio 1998, al seguito del riordinamento della F.A., la Brigata è passata alle dipendenze del 2° FOD perdendo il 45° rgt. “Reggio”, perchè transitato alle dirette dipendenze del Vice Comandante del 2° FOD. 
   Dal 7 ottobre 1999 al 15 marzo 2000 ha avvicendato la Brigata “Folgore” nel comando della Brigata Multinazionale Nord (operazione “Costant Forge”) dislocata in Sarajevo.

Bibliografia

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